Superbonus Alberghi: dalla ristrutturazione alla digitalizzazione tutto quello che c’è da sapere

Incentivi importanti per il turismo nel Decreto PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) collegato al Recovery Plan. Da novembre 2021 per le strutture ricettive c’è il Superbonus Alberghi 80% e contributo a fondo perduto fino a 40mila euro, elevabili a 100mila euro.

L’annuncio è arrivato ad inizio novembre 2021 e le agevolazioni si protrarranno fino al 31 dicembre 2024. Sono questi i termini temporali per usufruire del tanto atteso provvedimento a favore del comparto turistico. Si tratta del Superbonus Alberghi, che contiene una serie di misure e incentivi per accelerare l’attuazione del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). In particolare è previsto per le strutture ricettive un credito di imposta nella misura dell’80% delle spese ammissibili e un contributo a fondo perduto fino a 40mila euro, elevabili a 100mila euro.

L’obiettivo di questo incentivo è innalzare la qualità delle strutture ricettive in Italia. Le misure previste rientrano in più ampio pacchetto finanziario da investire nel settore turismo, del valore complessivo di quasi 2 miliardi di euro.

Vediamo nel dettaglio come poter usufruire al meglio del Superbonus Alberghi.

Chi sono i beneficiari?

I destinatari del Superbonus Alberghi sono le imprese del turismo di tipo alberghiero, le strutture agrituristiche, le strutture ricettive all’aria aperta (come i campeggi), le imprese del comparto turistico, fieristico, ricreativo e congressuale. Sono inclusi i complessi termali, gli stabilimenti balneari, i parchi tematici e i porti turistici.

Quali spese sono ammesse dal Superbonus Alberghi?

Gli interventi ammissibili devono essere realizzati tra la data di entrata in vigore del decreto (7 novembre 2021) ed il 31 dicembre 2024. Da evidenziare che il credito d’imposta spetta anche per interventi avviati dopo il 1° febbraio 2020 e non ancora conclusi al 7 novembre 2021.

Oltre agli interventi di ristrutturazione ed efficientamento energetico (vedi il dettaglio > clicca qui), da evidenziare che nel decreto sono ammessi i COSTI DI DIGITALIZZAZIONE.

Nello specifico la digitalizzazione riguarda:

• l’attivazione del wi-fi nella struttura;
• siti web responsive per il mobile;
• programmi e sistemi informatici per la vendita diretta di servizi e pernottamenti;
• spazi e pubblicità per promuovere e commercializzare servizi turistici su siti e piattaforme specializzate;
• consulenza per comunicazione e marketing digitale;
• strumenti per la promozione di proposte e offerte innovative in tema di inclusione e di ospitalità per persone con disabilità (articolo 9, comma 2, Dl 83/2014).

Per le agenzie di viaggi e tour operator, invece, il bonus digitalizzazione prevede un credito d’imposta al 50%, fino a un tetto di 25mila euro.

Altra novità interessante è l’istituzione di una Sezione speciale Turismo nell’ambito del Fondo di garanzia PMI, a favore dei giovani under 35 che intendono avviare imprese nel settore.

Come richiedere l’incentivo?

Gli interessati devono presentare domanda telematica in cui auto-dichiarano il possesso dei requisiti, secondo modalità rese note da un provvedimento del Ministero del Turismo.

Per info dettagliate vi consigliamo questa lettura > clicca qui

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